mercoledì 16 dicembre 2009

Pandorini veloci veloci


Da impastare nell'impastatrice o a mano (per chi ha pazienza).
La ricetta classica (vedi qui) rimane insuperabile, però vengono buoni buoni anche questi.

200 gr di farina comune
75 gr di farina manitoba
65 gr di zucchero
un pizzico di sale
aroma di vaniglia
80 gr di burro morbidissimo
2 uova a temperatura ambiente
12 gr di lievito fresco
50 ml di acqua tiepida

Mescolare farine, zucchero, sale.
Stemperare il lievito nell'acqua.
Aggiungere le uova e la vaniglia all'impasto, poi il lievito sciolto, dopo averlo fatto schiumare per un po'. Impastare energicamente fino ad amalgamare il tutto ( avanzerà parecchia farina, niente paura, appena si aggiunge il burro si amalgama anche quella).

Aggiungere all'impasto il burro a tocchetti, impastare di nuovo con pazienza, fino ad incorporare completamente il burro all'impasto (non si devono vedere striature di burro nell'insieme). Nell'impastatrice ci vogliono almeno 12-15 minuti a velocità 1, col gancio, per ottenere un impasto non appiccicoso; poi altri 2-4 minuti a velocità 2 ed uno "sballottamento" di un minuto a velocità 4. A mano, più di mezz'ora, incorporando aria il più possibile.
Si mette a lievitare l'impasto al caldo, in un tupper, fino al raddoppio del volume.

Sopra, Prima

Sopra, Dopo


Si sgonfia e, senza rilavorarlo, si mette negli stampini da pandoro (i miei sono della Silikomart, li ho presi in Italia con la comare il mese scorso) e si rimette a lievitare al caldo fino a che l'impasto riempirà gl stampini. Cottura a 180º per una trentina di minuti, parte bassa del forno, calore sotto e sopra.




Qui si chiude fino a dopo il 6 gennaio.

Buone feste!

domenica 13 dicembre 2009

Risotto di mortazza


Io ci metto:

il riso Carnaroli dell'Azienda Agricola Tenuta Margherita che ho comprato con Annina e Vincè a Eataly (grandi momenti!)
un po' d'olio
un po' di burro
un po' di cipolla tritatissima
un po' di sedano tritatissimo
un pugnetto di pistacchi tritatissimi pure, quasi in polvere
brodo buono e, a metà cottura circa, dopo aver saltato un po' il riso negli ingredienti sopra elencati ed averlo coperto di brodo. ci aggiungo la mortazza tagliata a striscioline sottili, giacché in cubetti non ci garba. Manteco con chili di parmigiano.
Buono buono buono. Meglio di quello della Fiera dei Santi di Monselice, anche se io e la Graz non l'abbiamo assaggiato perché ci eravamo già fatte la frittella calda (lei, ovviamente ;-PPP) la cassatina ed el cannolo siculo (io, metà con Giancarluccio mio, in un angolo per non farci vedere, che mas-ci!!).

mercoledì 9 dicembre 2009

Inno al burro


Sono settentrionale.
Veneta.
Cresciuta a base di burro di malga (d'estate non si aspettava altro che arrivasse il momento di andar su in Vezzena "da l'onto" -el formagiàro- a comprare il burro da congelare per tutto l'anno, momento di pura libidine). Al ritorno, ad ogni curva, nella jeep, i panetti di burro si cappottavano da tutte le parti e molti finivano sul sedile davanti, sul volante, tra i pedali...

Qui mi sono abituata a cucinare fondamentalmente con olio d'oliva, perché questa è un'altra cultura ed è l'unica cosa a cui mi sono felicemente adeguata; quasi tutto il burro che si trova è, inoltre, industriale.

Ma per la pasticceria MAI altra cosa che non sia burro di alta qualità; vado quindi dalla mia strozzina ;-))) a fare un mutuo per prendere 4 kg di burro biologico tedesco, molto simile al Vipiteno, ogni volta che devo fare dolci e biscotti.

Per la mia comare. Alla facciaccia della margarina in generale.
E per il maestro Cat.


Occhi di bue alla vaniglia, con l'occhio di crema marsala
La ricetta della frolla è di Valentina Gigli, dal numero di novembre di "Alice Cucina". L'ho trovata molto buona, piuttosto compatta, non di quella friabile che ho fatto finora.
150 gr di burro freddo, leggermente salato
100 gr di zucchero a velo
250 gr di farina 00
2 tuorli (di uova grandi)
1/4 di cucchiaino di vaniglia naturale liquida della Repubblica Domenicana (è quella che uso io, ma si può usare in stecca, aprendo il baccello e mescolando i semini con la farina)
un pizzico di sale
Faccio le briciole con burro, farina, zucchero, sale. Aggiungo i tuorli e la vaniglia e lascio riposare al fresco almeno un'ora, prima di ritagliare i biscotti.
Per la crema al marsala faccio restringere del Marsala dolce a fuoco allegro, aggiungo un po' di burro ed un goccino di panna, fino ad ottenere una cremina.
Metto in forno gli occhi di bue già montati, con la cremina nel mezzo (la Gigli cuoce le due parti del biscotto separatamente e poi la crema -gelatina di albicocche- la mette a freddo).
Cuocio a 180º nella parte alta del forno per 9-10 minuti.
Biscotti quasi senza zucchero, senza uova, con noci e cocco
75 gr di noci, tritate fino ad ottenere una farina (le metto nel macinino da caffé dopo averle tritate nel robot; ne esce una pasta morbidissima)
20 gr di zucchero a velo
150 gr di farina 00
60 gr di burro molto morbido
60 gr di cocco essiccato
Impasto tutti gli ingredienti fino ad ottenere una palla omogenea, che faccio riposare al fresco per un'ora. Taglio poi i biscotti su un tappetino di silicone leggermente infarinato e cuocio a 180º per 15 minuti, nella parte alta del forno.
Dal libro "Dolci e Biscotti" di Mondadori
Biscotti gialli
Questi, oltre al burro, hanno pure lo strutto. Mi par giusto, oltre a la vaca, el mas-cio!
150 gr di farina fioretto
75 gr di farina 00
75 gr di zucchero a velo
1 uovo
75 gr di burro
20 gr di strutto
un pizzico di sale
la scorza grattugiata di un limone
Faccio le briciole con le farine, il sale, lo zucchero, il limone, lo strutto ed il burro. Poi aggiungo l'uovo ed eventualmente un goccio d'acqua fredda. Faccio riposare in frigo per un'ora e cuocio nella parte alta del forno per 9-10 minuti a 180º.
Dal libro "Dolci e Biscotti" di Mondadori.

lunedì 7 dicembre 2009

Torta de vansi, ovvero
riciclare il panettone


Albi che non vuole più mangiare panettone?

Ricotta in scadenza?

Niente paura, ghe penso mi!


Ingredienti:
300 gr di panettone
circa 350 gr di latte
250 gr di ricotta
150 gr di amaretti
due uova
un pizzico di cannella (questa non deve mancare MAI!)
Sbriciolare grossolanamente il panettone e gli amaretti. Inzupparli di latte fino a bagnarli completamente, senza renderli fradici.
Aggiungere uova, ricotta e cannella e mescolare bene (io metto un minuto nel robot), fino ad ottenere un bel "pastón". Cuoce a 180º per un'ora, in uno stampo rotondo da 26 cm.

giovedì 3 dicembre 2009

Panettone classico, senza affanni

Texto y foto pertenecen al blog http://zuccheriera.blogspot.com A mano o con impastatrice.

Non lo vedo molto nella macchina del pane, magari la comare ci prova.

Riuscita garantita, basta mantenere la cucina a temperatura costante. E buono buono, senza crisi d'ansia da lieviti madre.

Ingredienti:
500 gr di farina comune
25 gr di lievito di birra fresco
100 gr di zucchero
150 gr di burro morbido
3 uova più un tuorlo
1 cucchiaino scarso di sale
70 ml di latte tiepido
50 ml di acqua
1/4 di cucchiaino di Spumadoro Fraccaro
1/4 di cucchiaino di aroma naturale di vaniglia
100 gr di uvetta (ammollata, strizzata e leggermente infarinata)
100 gr di cedrini

Alla sera:
Mescolo acqua e latte.
Sbriciolo il lievito in una tazza, ci aggiungo un cucchiaino di zucchero, copro con parte del latte ed acqua e lascio riposare 10 minuti. Si deve formare una schiuma molto densa.

Sbriciolo bene con la punta delle dita il burro nella farina mescolata allo zucchero e al sale.
Aggiungo gli aromi, i tuorli, l'uovo e la schiuma di lievito. Inizio ad impastare ed aggiungo i liquidi (acqua e latte mescolati) poco a poco. E possibile che si necessitino meno di 120 gr di liquido per ottenere la pasta liscia, morbida, grassa ma non appiccicosa del panettone.
Bisogna lavorarla con pazienza fino a che non appiccica, incorporando più aria possibile all'impasto, che alla fine della lavorazione sarà cosí:

Copro con berretino di plastica o cellofan e lascio lievitare tutta la notte a 20º. Il giorno dopo sarà cosí:
Allora la stendo sul tavolo leggerissimamente infarinato, la apro delicatamente a rettangolo, ci spargo sopra uvetta e cedrini, la piego a lettera, poi la ripiego un'altra volta e poi una terza volta, per distribuire bene la frutta. Formo una palla, creo tensione superficiale dall'alto verso il basso, per favorire la lievitazione, rimetto il cappuccetto di plastica e metto a lievitare altre cinque ore.




Dopo cinque ore dovrà tendere inesorabilmente verso l'alto, cosí:

Inforno a 200º, forno ben caldo con ciotolina d'acqua. Metto il panettone nella parte bassa del forno e dopo 15 minuti abbasso la temperatura a 180 e proseguo la cottura per altri 45 minuti. Prima di toglierlo dallo stampo, una volta sfornato, lo faccio riposare 10 minuti.
Questo è il panettone appena sfornato:
E questa è la fetta:

Questa invece è la sottoscritta , beccata da Albi mentre si beve una camomilla doppia dopo i 12 ristretti della giornata, e mentre fa i conti del prezzo a cui potrebbe vendere la produzione giornaliera di panettoni...
La ricetta è in parte ispirata da quella di Ilaria 81 di Cooker , che ringrazio.




Se ti interessa sapere come ho farcito e glassato il suddetto panettone, clicca QUI .

Come ho farcito e glassato il panettone
Chantilly, ricotta e cioccolato

Texto y fotos pertenecen al blog http://zuccheriera.blogspot.com

Lo dico prima, la coccinella non è commestibile!
;-DDD

Per la farcia, dose esatta per un panettone da 1/2 chilo (ODIO che avanzino creme e glasse e potacci vari!):

Crema di ricotta:
250 gr di ricotta
2 cucchiai di zucchero
un pizzico di cannella
60 gr di cioccolato al latte a tocchetti piccoli

Mescolo bene ricotta, zucchero e cannella, aggiungo il cioccolato.

Poi faccio la chantilly, con:
75 gr di tuorli
15 gr di fecola di patate
75 gr di zucchero
una puntina di aroma di limone
100 gr di latte
50 gr di panna fresca
1 foglio da 2 gr di gelatina

Monto a crema i tuorli con lo zucchero, la fecola e l'aroma di limone.
Porto ad ebollizione il latte con la panna e poi, fuori dal fuoco, li verso a filo, poco a poco, sulla spuma di tuorli. Rimetto sul fuoco, fuoco medio, senza smettere di girare, circa 10 minuti fino a che si addensa per bene, tanto da staccarsi dalle pareti del tegame.
Nel frattempo avrò messo in ammollo in acqua fredda la gelatina, che aggiungo velocemente alla crema calda, mescolando per bene per evitare i grumi.
Lascio che si intiepidisca, in modo che non mi sciolga il cioccolato della crema di ricotta, e mescolo chantilly e crema di ricotta insieme. Con questa crema farcisco il panettone, che avrò preparato tagliato prima. Questa crema è ispirata da un paio di ricette del numero di novembre di "Alice Cucina".

Taglio la base (lasciando uno zoccolo di 1,5 cm) e la calotta. Con un coltello affilato estraggo il cilindro intero della mollicca del panettone, e lo taglio a fette uguali (quelle che vengono; non si potranno usare tutte, per via della farcitura).




Poi, velocemente sennò la crema si rapprende troppo, ricompongo il panettone alternando unostrato di crema ad un disco di mollicca e terminando con uno strato di crema, che cementa la calotta del panettone. Metto al fresco a compattarsi mentre preparo la glassa,che è la mitica autolivellante del forum di www.gennarino.org ; tutto il bene che si può dire dei gennarini è sempre poco!!!!




Faccio sempre mezza dose di glassa,che va bene giusta giusta per una torta o, in questo caso, per un panettoncino da mezzo chilo:
105 gr di cioccolato fondente (uso il 46% Lidl)
82 gr di panna fresca
21 gr di burro molto morbido
21 gr di liquore (in questo caso, Kirtsch)
12 gr di miele

Si taglia il cioccolato sottilissimo (oppure se ne fanno scagliette col robot); si porta ad ebollizione la panna con il miele e, appena cominciano a bollire, si versano nella ciotola dovre avremo messo il cioccolato. Si aggiungono liquore e burro, si mescola bene, si lascia riposare 5 minuti e si versa sul dolce a partire dal centro. Il resto, questa glassa lo fa DA SOLA!

Se ti interessa la ricetta del panettone classico, clicca QUI .