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lunedì 3 giugno 2013

Il rotolo di pasta fresca ripieno di crema di salmone alle nocciole


In ammollo, osservo il bordo della vasca da bagno un po' sdrucito.
Ci passano impavidi i millepiedi.
E ci vorrebbe il silicone, quello che per anni ho spalmato su altri bordi, ad arginare e sigillare la vita.
Decido che, al massimo, incarto e rotolo (e porto a casa). Ma che la vita finalmente fluisca, da crepe, fessure, sbreghi e sbecchi. E si sparga dove vuole.

La ricetta

La sfoglia di pasta, un rettangolo di circa 50x30, ognuno lo fa come gli pare

Per il ripieno ci vuole del salmone cotto al vapore e poi spappolato in crema, saltato in padella con una noce di burro, sale, pepe, un pizzico di zenzero, un po' di prezzemolo tritato, due o tre cucchiai di panna per legare e un bel po' di farina di nocciole tostate.

Si spalma la crema sulla sfoglia, si arrotola e si sigilla, dentro il cellophane adatto alla cottura o nell'alluminio, stretto stretto. Si cuoce per 10 minuti in acqua bollente, in una pesciera. Si fa raffreddare e si mette due ore in frigo, prima di tagliarlo a fette. Che poi si gratinano un po' in forno prima di servire.

sabato 9 marzo 2013

Crespelle alla ricotta e spinaci e
pudding di pane vecchio e cioccolata

Quanto mi riconforta pensare a una semplice crespella di questi tempi.
Quando imperversa il ragù di cavallo (in una variante passata di moda, qui si faceva col salame di casa ed ai puristi faceva orrore, non solo a Bologna).
Quando impazza l'insalata al veleno per topi.
E le torte al cioccolato con residui innominabili (di quelli che, diceva mio nonno, automaticamente ti fanno venire fame non appena li pronunci).
Maddai, cosa ci vuole a cucinare bene in casa. Sia in termini di tempo che di ricerca degli ingredienti migliori, più sani, coltivati o prodotti vicino a noi, di stagione.
E in un mondo impazzito, cucinare per sé o per qualcuno riporta buonsenso.

Per le crespelle,  da "La cucina italiana, ricette d'oro" (se dovete comprarvi un solo libro di cucina italiana che non sia il "Talismano", prendete questo, è perfetto, vi durerà tutta la vita. Edizioni Piemme).

250 grammi di latte
125 grammi di farina
30 grammi di burro fuso
2 uova
sale

sbattere farina e uova, aggiungere sale e poco a poco il latte, evitando i grumi. Lasciare riposare al fresco 30 minuti e poi cuocere le crêpes nella padella leggermente imburrata

farcirle con:
spinaci lessati e ripassati in padella con un goccio d'olio, pepe e sale ed uno spicchio d'aglio che poi va tolto
ricotta buona, mescolata con due cucchiai di panna

arrotolare le crêpes e passarle in forno una ventina di minuti a gratinare.

Invece il pudding di pane vecchio è di una mia amica spagnola.
E' facile, buonissimo, utile per riciclare gli avanzi di pane. Più è buono il pane che comprate, più sarà buono il dolce. E al posto del ciocco grattugiato ci si può mettere uvetta ammollata nel rum caldo e pinoli tostati.


200 grammi di pane vecchio tagliato a fette di circa 1,5 cm di spessore
400 ml di panna da cucina e 100 di latte o al contrario, se lo si vuole più leggero
un pizzico di cannella, della buccia di limone grattugiata, i semi di una stecca di vaniglia (la mia vaniglia è quella dei frati di Praglia
130 grammi di zucchero
3 uova (anche 4 se sono piccole)
cioccolato fondente grattugiato

scaldare il latte con la cannella, la buccia di limone, la vaniglia e lo zucchero, fino a far sciogliere lo zucchero.
Fare inzuppare il pane in questo liquido. Scolarlo ed aggiungere al liquido che rimane le uova.
Imburrare uno stampo (o ungerlo di caramello), mettere sul fondo uno strato di pane, poi un po' di liquido e uovo, qualche cucchiaiata di cioccolato grattugiato, di nuovo del pene inzuppato e continuare fino a terminare gli ingredienti.
Cuocere in forno a bagno maria a 180º per circa 50 minuti.
Fare la prova dello stecchino prima di togliere il dolce dal forno.

lunedì 16 luglio 2012

Gnocchi fatti in casa al sugo di pesce spada e melanzane

Tocca alla Lore.

- Siamo due streghe malefiche (perché una non fa in tempo a pensare una cosa che l'altra, a 2000 chilometri, ha appena pensato esattamente la stessa cosa. Ci facciamo paura per questo).

- Siamo complici in affari sporchi (dice Melloni che io non ho amici comuni, bensí che capitaneggio la mafia del Brenta. Ha ragione. Melloni ha sempre ragione).

- Mettiamo sempre il naso negli affari degli altri (non siamo quel tipo di persone che dicono mi spiace che tu abbia 'sto problema, domani ci vediamo per un caffè e ne parliamo. E poi spariscono nel nulla. Noi il caffè te lo portiamo a casa con tanto di torta fatta con le nostre sante manine).

- Abbiamo la bocca sporca (se dobbiamo dire che qualcuno si fa delle grandi pippe, metaforiche e non, lo diciamo. Che problema c'è. Ehhhh ma quante pippe!)

- Siamo acide. Abbiamo sempre quel fondo di ironia acerba che non va via nemmeno nei momenti più dolci (e grazie a quello sopravviviamo. I generali romani vittoriosi avevano sempre al seguito, oltre ai leccaculo di turno, anche chi ricordava loro che siamo tutti uguali, almeno quando ci sediamo sulla tazza del cesso. Mio nonno Resio a 'sto punto direbbe basta cosí che me vien fame).

- Con lei è sapere senza ombra di dubbio che tutto l'amore che stai dando, tutto ciò che di te stai donando, è al 100% ricambiato (ciò è molto difficile da sentire con un uomo. A meno che l'uomo in questione non sia gay - svenimenti a catena nel settore conservatore dell'audience e in quello salmantino per questa mia affermazione. Beh, aggiungiamo che l'uomo in questione o è gay o è M. Decimo Meridio. M. Masssssimo?! Eddai alla nostra età credere ai miracoli, anche se lei è cattolica!).

- Noi due e Miguel, sempre. Miguel so sempre mi. Per te, Lore.


PS: Nella foto le tre streghe di Eastwick al completo, la Lore morena mía, la zia Nadia la bionda, io la rossa. A Trento, un 11-S indimenticabile e da dimenticare al tempo stesso. L'altra foto, di questa primavera, a Lucca col suo André. Lei ha fatto 700 km per parlare un'ora con me seduta su una panchina davanti a San Frediano.

Ricetta, gnocchi, perfetti.
Per 4

500 gr patate
sale
1 uovo
150 gr farina

Per il sugo:
2 fette di spada tagliato a cubetti
mezza cipollina al velo
olio evo
vino bianco secco
sale e pepe
1 peperoncino piccolo tagliato a striscioline con la forbice
un po' di origano
basilico fresco
olive verdi a rondelle
3 pomodori pelati , tagliati a cubetti
1 melanzana, senza pelle, tagliata a fette spesse 1 cm, oliata e grigliata con l'origano
1 spicchio d'aglio

Il giorno prima preparo la melanzana e poi la metto a insaporire 24 ore in un fondo d'olio aromatizzato con l'aglio tagliato a fettine sottili. Ogni tanto rigiro la melanzana nell'olio. Al momento di aggiungerla al sugo la taglio a striscioline e tolgo l'aglio.

Faccio dorare un po' la cipolla in 7-8 cucchiai d'olio e altrettanti di vino. Aggiungo pesce, pomodoro, olive, sale e pepe, basilico, copro col coperchio e cuocio a fiamma allegra per una quindicina di minuti.

Prima di mescolare agli gnocchi, aggiungo le melanzane.

domenica 5 febbraio 2012

Le tagliatelle cotte nel brodo di castagne
con la crema di panna e cipolla

Per due, due uova di tagliatelle fatte in casa, circa mezzo litro di brodo d verdura e 250 grammi di castagne pelate, da cuocere nel brodo e ridurre a puré. Alla fine il brodo deve essere un po' cremoso, denso ma non troppo, in modo da cuocerci le tagliatelle che lo renderanno più cremoso.
Per la crema di panna e cipolla ho messo in una padella di ceramica inaderente un po' di cipolla tagliata sottilissima (è giusto un tocco, non deve coprire il sapore della castagna) e l'ho coperta di panna e l'ho fatta cuocere lenta fino a che la panna è diventata crema e la cipolla si è sfatta solo schiacciandola col dorso di un cucchiaio. Si aggiunge al brodo di castagne dopo la cottura delle tagliatelle e si  aggiunge parmigiano grattugiato, prima di portare in tavola.

mercoledì 7 dicembre 2011

Gnochi sbatúi

per 4 persone
1 uovo
250 gr di ricotta buona
3 cucchiai di grana
80 grammi di farina
 sale
latte bollente quanto basta ad ottenere un impasto cremoso ma non troppo con cui prendere delle palline della misura di una noce e metterle in acqua bollente poco a poco. Nell'acqua non bisogna aggiungere sale perché sennò gli gnocchi si sciolgono.
Ripescarli appena vengono a galla e condirli con abbondante burro di malga e ricotta affumicata grattugiata

domenica 23 ottobre 2011

Lasagna di porcini, con patate e taleggio

Mi piace il nuovo Sale&Pepe.
Dal numero di ottobre, l'idea di questa lasagna, però poi faccio un po' a modo mio, ché la lasagna senza besciamella è una roba secchissima e triste, che non si può mangiare il giorno dopo.

Ho fatto 3 uova di sfoglia (ne è avanzata un po' per tagliare delle tagliatelline per la minestra di fagioli di oggi).

Ho fatto un litro e mezzo di balsamella ferrarese (la ricetta in un futuro prossimo).

Ho cotto al vapore 300 gr di patate per 20 minuti, poi tagliate a listarelle sottili.
dorati due spicchi d'aglio in 3 cucchiai di olio evo, aggiunti i funghi affettati, incoperchiato e fatto perdere vlume, aggiunto generoso rosmarino tagliato finissimo con la forbice, un pizzico di timo, le patate, sale e pepe, circa 250 ml di brodo e latte, caldi, in parti uguali. Cotto fino a formare un composto cremoso.

La lasagna: uno strato di besciamella, uno di pasta, un po' di funghi e patate, fiocchi di taleggio e cosí va.
In forno a 200º circa 30 minuti.

mercoledì 10 agosto 2011

Pasta e fagioli estiva, senza cicín

Ieri sera ho messo in ammollo una manciata di fagioli massesi del mio zio Ottavio, sono quasi gli ultimi.
Stamattina ho tirato due uova di tagliatelle, messe a seccare in bella vista sulla veranda al vento della meseta (e la gente che passa si chiede "cossa xea chea roba", si vede dalla faccia).
Ho messo i fagioli in pentola a pressione 10 minuti con poca acqua.
Ho tagliato al velo 60 grammi di cipolla, li ho messi in padella con 1 cucchiaio d'olio, mezzo bicchiere di vino bianco, 3 foglie di salvia, 1 rametto di rosmarino,1 carota piccola tagliata a fette sottili, 1 gamba di sedano, anch'essa tagliata a fettine sottili. A fuoco basso, padella incoperchiata, ho fatto ammorbidire le verdure. Ho aggiunto i fagioli semi-lessati con la loro acqua, aggiustato di sale e di pepe, incoperchiato di nuovo e fatto restringere il liquido quasi completamente. Ho spolverato abbondantemente di grana.
Ho cotto le tagliatelle e le ho spadellate con i fagioli e le verdure, aggiungendo 1 cucchiaio di acqua di cottura.
Ri-spolverato di parmigiano, un filo d'olio a crudo e servito.
Non hanno il cicín e nemmeno il brodo, ma sono buonissime lo stesso.

domenica 3 luglio 2011

Le tagliatelle al nero
con gulas e gamberetti

Per le tagliatelle, dose per due o tre persone:

100 gr di farina 00
100 gr di semola di grano duro
2 uova
8 gr di nero di seppia

Fare la fontana, romperci dentro le uova, sbatterle leggermente, aggiungere il nero e continuare a sbattere fino a rompere la tensione degli albumi. Impastare e lasciar riposare per almeno mezz'ora, prima di stendere la pasta e tagliare le tagliatelle.

Per il sugo di pomodoro:
1 scatola di pelati
1 cipollina tritata
1/2 bicchiere di vino bianco secco
3 cucchiaio di olio evo
prezzemolo tritato
zucchero di canna
sale e pepe

Far dorare leggermente la cipolla nell'olio, aggiungere il vino e, a fiamma bassissima, farlo evaporare fino a caramellare la cipolla. Aggiungere i pelati tagliati, il prezzemolo, zucchero di canna e sale nella stessa quantità, abbondante pepe macinato a far restringere il sugo a fuoco basso.

Caramellare i gamberetti con un goccio d'olio, un bicchierino di Martini bianco, uno spicchio d'aglio.
Far sgocciolare le gulas.
Cuocere la pasta per 6 minuti, spadellarla ne  pomodoro brevemente, aggiungere gamberi e gulas e servire.

mercoledì 11 maggio 2011

I tortelloni all'origano fresco, con la bufala e i Sanmarzano

Presa dal sacro fuoco della potatura, ho iniziato dalla siepe della Tommasa ed ho finito con l'origano. La siepe della Tommasa non è commenstibile, anche se gliela farei mangiare volentieri; il basilico invece era veramente eccezionale.

Per la sfoglia (ma lo devo proprio dire?), per circa 30 tortelloni:
240 grammi di farina 0 (di cui 40 di grano duro)
3 uova bio della racchia, che sono piccole (per questo calcolo 80 grammi di farina per uovo invece di 100)

Impasto, riposo lungo, stesura.

Nel frattempo ho fatto saltare l'origano in padella con mezzo cucchiaio di olio e uno spicchio d'aglio. Poi ho fatto tostare in forno un panino raffermo e l'ho sbriciolato. Ho messo nel mixer l'origano con l'olio (tolto l'aglio), il pane, un pizzico di sale, pepe, parmigiano grattugiato, 1 uovo (sempre piccolo), il pane tostato e sbriciolato e ho tritato fino ad ottenere un composto sodo, con cui ho riempito i tortelloni.

Per il sugo:
un barattolo di pelati Sanmarzano
olio evo
cipolla tagliata al velo
zucchero di canna
sale
pepe abbondante
mezza mozzarella di bufala a dadini

Ho fatto appassire per bene la cipolla, ho aggiunto i pelati sminuzzati, lo zucchero, il sale ed il pepe ed ho fatto cuocere per circa 45 minuti. Quando la pasta era cotta l'ho spadellata col pomodoro e poi ho aggiunto la bufala affinché filasse.

lunedì 18 aprile 2011

Gnudi per Pasqua

Operazione "torrijas" finita, come sempre, in semi-tragedia. Come espiazione pasquale ho inflitto al consorte ispanico, autore della spagnolata fritta, gli gnudi "quelle balle verdi con la ricotta". Che a me piacciono.

La ricetta originale era della mamma di un amico fiorentino ma l'ho persa...alla fine ho fatto ad occhio e ho messo:

quasi pari peso di ricotta e di spinaci (in questo caso circa 250 gr di ogni cosa)
due uova
poco sale
pepe
noce moscata
5 cucchiai di parmigiano grattugiato
farina per infarinare

Gli spinaci ovviamente lessati e tritati, poi mescolati bene in una ciotola con della ricotta granulosa, di buona qualità. Aggiunto uova, sale, pepe, parmigiano, noce moscata e fato un impasto relativamente sodo (se le uova sono grandi ne basta 1).
Ricavate delle palline della grandezza di una noce, che poi ho infarinato una ad una, prima di cuocerle in acqua bollente salata fino a che vengono a galla, come gli gnocchi. Ripassati gli gnudi in padella con burro d'alpeggio, salvia e ulteriore parmigiano. Anche l'ispanico carnivoro ne ha mangiato una quindicina di balle.

domenica 27 marzo 2011

Tortellini in brodo

Ma la ricetta ve la devo dare io? Madddddai...
La sfoglia è 1 uovo ogni 100 gr di farina 0 (in questo caso, essendo pasta ripiena la faccio un po' più morbida e ci aggiungo un tuorlo in più. Sí, farina 0,le Simili hanno ragione).
Il ripieno per una marea di tortellini (ne ho messi a congelare circa 400)è con 125 gr di lombo di maiale, spadellato in una noce di burro, con salvia e rosmarino ed un pizzico di sale; 100 gr di mortadella; 75 gr di prosciutto crudo (in questo caso era pure iberico di zampa nera); 40 gr di parmigiano; noce moscata, 1 uovo.
Albi fa le palline ;-)))

Il brodo classico si è cotto in circa 6 ore nella slow cooker.

domenica 5 dicembre 2010

Pasta fresca ripiena per le feste di Natale 2010

Per circa 80 pezzi di ravioli o tortellini faccio la sfoglia con:

300 gr di semola
2 uova
4 tuorli
sale
eventualmente 1 cucchiaio di acqua

Per il ripieno di erbette:
250 gr di ricotta, messa a scolare tutta una notte in frigo
250 gr di erbette già cotte, ripassate in padella con olio evo, 1 spicchio d'aglio che poi tolgo, sale e pepe ed un pizzichino di cipolla
noce moscata
1 uovo
grana grattugiato

Per il ripieno di crema di zucca:

circa 300 gr di zucca pulita, a dadini
1 uovo
grana grattugiato
olio evo
sale e pepe
1 spicchio d'aglio
un pizzico di cipolla
noce moscata
cannella
qualche aghetto di rosmarino tagliato invisibile con la forbice

Metto nell'Actifry la zucca con 2 cucchiai di olio, sale, pepe, aglio (che poi tolgo), cipolla e rosmarino e lascio che la zucca faccia la crosticina, cosi poi si sente nel ripieno. Quando è pronta, frullo con uovo, parmigiano, cannella e noce moscata e riempio i ravioli.

Per il ragù di salsiccia e piselli...ma va...devo scriverlo?

lunedì 8 novembre 2010

Spaghetti alla chitarra
cun sugo di guanciale al pepe nero Corrà

Per gli spaghetti, per 2-3 persone:

250 gr di semola di grano duro
un buon pizzico di sale
circa 130 gr di acqua

Impastare e lasciar riposare un'ora, prima di stendere la pasta ad uno spessore di circa 3 mm e tagliare gli spaghetti.

Per il sugo:
2 fette di guanciale al pepe nero dei Fratelli Corrà di Smarano, fantastica macelleria del Trentino, in Val di Non
30 gr di cipolla tagliata al velo
1 spicchio d'aglio intero
250 gr di pomodori maturi, privati di pelle e semi e tagliati a pezzettoni
un pizzico di zucchero di canna
sale
olio evo
un mazzetto di prezzemolo fresco, ben tritato

In 4-5 cucchiai di olio evo, far dorare la cipolla leggermente; aggiungere il guanciale tagliato a dadini, lo spicchio d'aglio e lasciare che il guanciale si rosoli, a fuoco basso. Aggiungere il pomodoro ed il prezzemolo, lo zucchero di canna, il sale. Coprire e lasciar cuocere a fuoco basso per una quarantina di minuti.

mercoledì 18 agosto 2010

Ravioli ripieni di melanzane

Per la sfoglia, per una trentina di ravioli:
100 gr di farina 00
100 gr di semola di grano duro rimacinata
due pizzichi di sale
3 uova

Per il ripieno:
una melanzana media
sale, pepe, olio evo
un pizzico di concentrato di pomodoro
origano
1 spicchio d'aglio, intero
1 uovo
grana grattugiato

Sbuccio la melanzana, la taglio a fette sottili, la pennello con olio da entrambe le parti e la metto nell'Actifry con un pizzico di origano e lo spicchio d'aglio. Quando è pronta la trito grossolanamente con l'uovo, il concentrato e una belle grattugiata di grana. Riempio i ravioli.

La salsina è fatta di pomodorini tagliati a metà e privati dei semi, messi in actifry con basilico, olio evo, zucchero di canna, sale, pepe e pochissima cipolla tritata. Due cucchiai di panna per legare prima di spadellare i ravioli due minuti.

domenica 13 giugno 2010

Crespelle di pesto e finocchi del frate

Per 8 crespelle grandi:
750 ml di latte
150 gr di farina
3 uova
120 gr di pesto, anche già pronto
sale

Setacciare la farina, aggiungere il sale, sgusciare al centro della farina le uova, mescolare ed aggiungere il pesto. Mescolare bene fino ad ottenere una crema densa senza grumi; aggiungere il latte a filo e poi lasciare riposare in figo per un'ora, prima di procedere a cuocere le crespelle.
La ricetta delle crespelle è di "Sale&Pepe" di giugno 2010.

All'interno ci ho messo:
qualche cucchiaiata di passata di pomodoro
un'abbondante grattata di parmigiano
del caciocavallo silano grattugiato col microplane
della mozzarella fatta riposare in frigo dentro un colino per un paio d'ore e poi tagliata a listarelle
dell'origano

Per il gratinato:
qualche cucchiaio di besciamella
un po' di mozzarella

15 minuti in forno caldo a 200º.

********
Per i finocchi del frate:

finocchi
passata di pomodoro
olio
aglio intero
origano
peperoncino
sale

Tagliare i finocchi a listarella sottili e condirlo in una ciotola con olio, sale ed origano. Aggiungere qualche cucchiaiata di passata e del peperoncino tagliato sottilissimo con la forbice.
Mettere tutto nell'Actifry fino a che il finocchio sarà croccante nelle parti più esterne e morbido all'interno.
In mancanza di Actifry mettere in pentola fino a che la passata si sarà asciugata.

domenica 9 maggio 2010

Tagliatelle al Chianti,
con gamberi e pesto di sedano

Texto y fotos pertenecen al blog http://zuccheriera.blogspot.com/


Io e la comare, nelle notti d'insonnia, un unico pensiero senza frontiere: la tagliatella.


Per due persone:
100 gr di farina
100 gr di semola rimacinata finissima
2 gialli d'uovo
2 2 pizzichi di sale
3 cucchiai di olio evo
vino Chianti quanto basta ad ottenere un impasto morbido, da far riposare mezz'ora, coperta a campana, prima di tirare la tagliatella, non troppo sottile.

Per il sugo:
2 gambe di sedano, tagliate e striscette sottilissime
2 rametti di origano fresco
2 rametti di prezzemolo
1 spicchio d'aglio
sale
pepe bianco
250 gr di gamberi sgusciati
olio evo
vino bianco secco
farina

Tagliare a metà l'aglio e torgliergli l'anima.
Far intenerire a fuoco basso il sedano con le erbette tritate e l'aglio, in qualche cucchiaiata d'olio. Aggiungere i gamberi, salare e pepare, spruzzare generosamente di vino bianco, spolverare con un po' di farina e fare addensare.
Cuocere le tagliatelle 5-6 minuti e condirle.

venerdì 30 aprile 2010

Gnocchi alla parmigiana


Per quattro persone, la mia dose perfetta ;-)))
500 gr di patate bollite
125 gr di farina
50 gr di parmigiano grattugiato
sale
1 uovo grande
Passo le patate appena cotte per lo schiacciapatate, le stendo sul tavolo infarinato, allargandole. Aggiungo il sale, spolvero con il parmigiano, ci metto l'uovo ed impasto velocemente. Per formare gli gnocchi aggiungo il minimo indispensable di farina, spolverando la farina attraverso un colino a maglie fitte.
Per il sugo:
pelati
chiodi di garofano
alloro o basilico fresco, dipende dalla stagione
scalogno tritato
aglio intero
sale e pepe
zucchero di canna
olio evo
A fuoco lento per almeno tre quarti d'ora, dopo aver dorato la cipolla.

martedì 2 marzo 2010

Ravioli di pesce
con carciofi, piselli e gula del norte


Faccio la sfoglia come per la ricetta dei culingiones.
Per il ripieno utilizzo invece delle code di gamberoni, dei gamberi e, in questo caso, anche un po' di polpa d'astice, tutto già cotto. Faccio saltare per qualche minuto in padella con un filo d'olio, aglio intero, prezzemolo, un pizzico di peperoncino, sfumo con Martini Bianco fino a caramellare, metto un po' di sale e poi trito il tutto nel robot da cucina, aggiungendo 1 uovo e 3 cucchiai di mascarpone.
Riempio i ravioli.

Per il sugo taglio a listarelle sottili i carciofi, che faccio saltare su un fondo di olio evo, 1 acciuga sotto sale, 1 spicchio d'aglio, un po' di prezzemolo, un po' di vino bianco e qualche cucchiaiata di acqua. Li faccio intenerire un po', poi aggiungo i piselli (in questo caso congelati), una puntina di zucchero e porto a cottura.Aggiusto di sale. Avevo anche qualche gamberetto già cotto, ho aggiunto anche quello, che con la gula va benissimo. A fine cottura spolvero di pan grattato e copro, a fiamma bassa, per far fare la crosticina. Aggiungo la gula del norte e condisco la pasta.

mercoledì 3 febbraio 2010

Culingiones

Per 8 persone:
Per la pasta:
300 gr di farina di grano duro
100 gr di farina bianca
4 uova
sale
eventualmente un po' d'acqua calda

Ripieno:
500 gr di pecorino sardo fresco
300 gr di spinaci
3 uova
burro
farina
zafferano
noce moscata
sale e pepe

Condimento:
sugo di pomodoro
pecorino stagionato
basilico

Preparare la pasta e lasciarla riposare un'oretta la caldo prima di stenderla.

Lessare gli spinaci e saltarli nel burro; salarli, peparli e poi tritarli col pecorino, le uova, un pizzico di farina, noce moscata e zafferano.
I culingiones sono allungati; io, per comodità, li ho fatti quadrati con la "raviolatrice".

Cuocere in abbondante acqua salata bollente per 5 minuti e condire con sugo di pomodoro al basilico, con un abbondante grattugiata di pecorino stagionato.

La ricetta è della rivista "Gli speciali, La Cucina Italiana, I Formaggi".

domenica 24 gennaio 2010

BÍGOI CO LA RENGA


Le notte insonni trascorse questa settimana grazie all'ormai mitico porta-rotoli di carta igienica dei vicini, diventeranno più famose in rete di quanto lo sia in questi giorni lo spalpazzamento delle parti intime di Beckham.
Ho messo su You Tube la sequenza completa del DNA (Diuresi Notturna Acuta), registrata in diretta alle 4.45 del mattino, dal mio lato della parete. Il link per lo spettacolo lo fornisco su richiesta in carta bollata ;-PPP.
E siccome questi argomenti, come diceva mio nonno, mi fanno venir fame, vai con la renga!
Per fare i bigoli in casa, vedi ricetta qui.
La renga in olio d'oliva extra vergine, di cui abbiamo usato il "fondo" per condire questi gloriosi bigoloni, è una specialità dell'Azienda Agricola Il Murale. Buona, buona, buona!