In ammollo, osservo il bordo della vasca da bagno un po' sdrucito.
Ci passano impavidi i millepiedi.
E ci vorrebbe il silicone, quello che per anni ho spalmato su altri bordi, ad arginare e sigillare la vita.
Decido che, al massimo, incarto e rotolo (e porto a casa). Ma che la vita finalmente fluisca, da crepe, fessure, sbreghi e sbecchi. E si sparga dove vuole.
La ricetta
La sfoglia di pasta, un rettangolo di circa 50x30, ognuno lo fa come gli pare
Per il ripieno ci vuole del salmone cotto al vapore e poi spappolato in crema, saltato in padella con una noce di burro, sale, pepe, un pizzico di zenzero, un po' di prezzemolo tritato, due o tre cucchiai di panna per legare e un bel po' di farina di nocciole tostate.
Si spalma la crema sulla sfoglia, si arrotola e si sigilla, dentro il cellophane adatto alla cottura o nell'alluminio, stretto stretto. Si cuoce per 10 minuti in acqua bollente, in una pesciera. Si fa raffreddare e si mette due ore in frigo, prima di tagliarlo a fette. Che poi si gratinano un po' in forno prima di servire.