Ieri sera ho messo in ammollo una manciata di fagioli massesi del mio zio Ottavio, sono quasi gli ultimi.
Stamattina ho tirato due uova di tagliatelle, messe a seccare in bella vista sulla veranda al vento della meseta (e la gente che passa si chiede "cossa xea chea roba", si vede dalla faccia).
Ho messo i fagioli in pentola a pressione 10 minuti con poca acqua.
Ho tagliato al velo 60 grammi di cipolla, li ho messi in padella con 1 cucchiaio d'olio, mezzo bicchiere di vino bianco, 3 foglie di salvia, 1 rametto di rosmarino,1 carota piccola tagliata a fette sottili, 1 gamba di sedano, anch'essa tagliata a fettine sottili. A fuoco basso, padella incoperchiata, ho fatto ammorbidire le verdure. Ho aggiunto i fagioli semi-lessati con la loro acqua, aggiustato di sale e di pepe, incoperchiato di nuovo e fatto restringere il liquido quasi completamente. Ho spolverato abbondantemente di grana.
Ho cotto le tagliatelle e le ho spadellate con i fagioli e le verdure, aggiungendo 1 cucchiaio di acqua di cottura.
Ri-spolverato di parmigiano, un filo d'olio a crudo e servito.
Non hanno il cicín e nemmeno il brodo, ma sono buonissime lo stesso.
Humus di Rape rosse
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Ceci non ce ne sono neanche un po' in questa ricetta, eppure Rawia Bishara,
nata in Palestina e autrice del bellissimo Levant, new middle eastern
flavours ...
5 anni fa