Un'ossessionefino a quando non l'ho fatta. Tre supermercati per trovare il semolino. Rotto un pacchetto di uova in bici, fatta la glassa con i resti del cioccolato che avevo in dispensa, grattugiando pure dei cioccolatine (perché sei volte in supermercato in un giorno perché io potesi fare un dolce, sarebbe stato troppo anche per quel santo di mio nonno Resio).
La "colpa" di tutto è di Bernardo.
Il risultato, una favola.
La frolla, di Luca, con l'unica variazione dell'aggiunta di un po' di fecola.
220 gr farina 00
30 gr fecola
150 gr burro
100 gr zucchero a velo
3 tuorli piccoli (potrebbero bastare 2 grandi)
i semi di 1/2 bacca di vaniglia
pizzico di sale
buccia di limone
Ha una bella consistenza e la stendo subito dentro la teglia. La bucherello e la metto in frigo almeno un paio d'ore.
La crema, da un libretto di dolci toscani della Maria Pacini Fazzi, era per un altro tipo di dolce ed ho fatto un po' a modo mio.
125 gr semolino
500 gr latte
6 cucchiai zucchero
i semi di mezza bacca di vaniglia
5 cucchiai di vinsanto
2 uova intere
Ho messo latte, semolino e zucchero in un pentolino e portato proprio al punto di ebollizione. Tolto subito dal fuoco, perché secondo me aveva la consistenza giusta calcolando il raffreddamento necessario per aggiungere, non appena si è intiepidita la crema, uova, vinsanto, vaniglia.
Con questa crema riempio la frolla e poi in forno a 180ºper 35 minuti.
Ganache:
100 gr ciocco fondente
50 gr panna
1 cucchiaino di miele
1 noce di burro morbido
Metto in un pentolino ciocco e panna e li faccio sciogliere. Tolgo dal fuoco, lascio raffreddare un po', aggiungo burro e miele. Poi lascio intiepidire e sbatto la crema con le fruste elettriche fino a che si gonfia. La spalmo sulla torta già fredda
Humus di Rape rosse
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Ceci non ce ne sono neanche un po' in questa ricetta, eppure Rawia Bishara,
nata in Palestina e autrice del bellissimo Levant, new middle eastern
flavours ...
6 anni fa